CUEIM
 
 
 
nov 2, 2017

Sviluppo ed ottimizzazione della tecnologia “low cost” di fitodepurazione nel contesto mediorientale

Nel corso del 2008 è stato definito il programma di ricerca “Applicability of Constructed Wetlands Systems for treatment of wastewaters coming from small villages in Egypt”. Tale programma è stato elaborato dal CUEIM, in collaborazione con il National Research Centre della Repubblica Araba d’Egitto e con la Holding Company for Water & Wastewater, l’agenzia pubblica egiziana per la gestione, a livello nazionale, del ciclo integrato delle acque.

Il programma ha previsto la realizzazione di un impianto pilota dislocato in un area specificamente dedicata all’interno del depuratore di Abu Rawash, in prossimità della città del Cairo. Il Progetto ha rappresentato  una campagna di sperimentazione finalizzata a valutare l’applicabilità di questa tecnologia di trattamento delle acque reflue di origine civile ai piccoli villaggi egiziani, allo scopo di verificare quanto sia effettivamente replicabile l’esperienza israeliana.

L’impianto è un dispositivo sperimentale che ha una potenzialità di trattamento pari ad un massimo di 800 abitanti equivalenti/giorno, per una portata massima di 160 mc/giorno di acqua. La superficie complessiva dei bacini è pari a 1.600 mq. Esso si sviluppa su due linee, ciascuna costituita da 2 bacini.
La prima linea è a flusso sub-superficiale verticale, mentre la seconda a flusso sub-superficiale orizzontale. Ciascuna linea presenta un bacino piantumato e un bacino non piantumato; ciò allo scopo di effettuare, fra l’altro, una serie di bilanci idrici finalizzati ad ottimizzare l’utilizzo delle acque di scarico in contesti territoriali aridi, quale quello mediorientale.

 

 
Annualità
2008
 
Obiettivi

Il progetto è stato finalizzato a:

  • realizzare un impianto pilota di fitodepurazione costituito da due linee funzionanti in serie/parallelo di cui la prima a flusso sub-superficiale orizzontale (CW-HF) e una a flusso sub-superficiale verticale (CW-VF);
  • verificare l’efficienza dell’impianto per la sua applicazione al trattamento delle acque di scarico provenienti da piccole comunità (comunità agricole, piccoli villaggi rurali, insediamenti turistici, ecc.) in relazione a diverse configurazioni di funzionamento;
  • verificare le specie vegetali che possono essere utilizzate in impianto in relazioni alle condizioni locali;
  • valutare la possibilità di riutilizzare le acque depurate dallo stesso impianto (per es. per scopi irrigui);
  • definire i criteri per l’applicazione su larga della fitodepurazione allo specifico contesto regionale;
  • elaborare un’analisi costi-benefici allo scopo di verificare la convenienza della fitodepurazione rispetto ad altri sistemi di depurazione delle acque di scarico, sempre con riferimento allo specifico contesto regionale.
 
Articolazione

Le attività progettuali, pertanto, possono essere come di seguito sintetizzate:

  • progettazione di dettaglio dell’impianto pilota. L’impianto sarà articolato su due linee (HF e VF) ciascuna delle quali a sua volta articolata su due bacini distinti di cui il primo piantato ed il secondo privo di piante; ciò allo scopo di valutare l’effetto delle essenze vegetali sul processo depurativo ovvero le perdite di acqua per evapotraspirazione;
  • realizzazione e collaudo dell’impianto pilota;
  • valutazione della idrodinamica dell’impianto pilota;
  • monitoraggio dell’efficienza di rimozione degli inquinanti in relazione a diverse possibili configurazioni impiantistiche. In particolare saranno valutate tre diverse configurazioni impiantistiche: a) linee HF e VF in parallelo con linea VF gestita mediante la metodologia innovativa detta Tidal Flow; b) linee HF e VF in parallelo con linea VF gestita con sistema tradizionale a “Impulso”; c) linea HF successiva alla linea VF (configurazione “in serie”);
  • analisi dei dati ottenuti;
  • definizione di criteri/linee guida per la realizzazione su larga scala.
 
Destinatari

I risultati del progetto e le conoscenze prodotte sono state utilizzate anche dalle istituzioni pubbliche locali deputate alla gestione del ciclo integrato delle acque.

 
Output di Ricerca

L’impianto pilota è totalmente automatico tele controllato mediante PLC e software SCADA.